Partiamo, allora, con un pizzico di storia…HANSEI (反省 – Auto-Riflessione) è una parola giapponese caratterizzata da due ideogrammi, che significa "riflesso" ed è una delle idee centrali della tradizione e cultura nipponica. Il suo significato è quello di riconoscere i propri errori, riflettere su di essi e di cercare il miglioramento da essi.
Il suo significato più stretto non è riflessione, ma introspezione. In Giappone, viene insegnato ai bambini sin dall’asilo, ma è entrato nel vocabolario Lean attraverso la letteratura sulla pianificazione Hoshin Kanri ed è uno dei concetti fondanti del TOYOTA WAY, adottati con successo dall’azienda nipponica Toyta negli anni ’80.
Proseguiamo spiegandovi il rapporto di complementarietà che esiste tra Kaizen&Hansei nel Pensiero Lean.
Dopo la scorsa settimana in cui abbiamo dedicato post, spunti e approfodimenti utili a farvi capire il KAIZEN, in questi giorni siamo approdati sull’Essere o Fare Hansei! E il fatto non è casuale o scontato. Cosa c’entra il Kaizen con l’Hansei? Uno senza l’altro non può esistere!Si influenzano addirittura per completarsi a vicenda. Per riprendere testualmente le parole che amava ripetere Tadashi Yamashina, il direttore del Toyota Technical Center, “senza Hansei non è possibile ottenere il Kaizen”. Nel processo di miglioramento continuo infatti, l’Hansei non è solo un credo filosofico, ma diventa uno strumento chiave per l’apprendimento e il miglioramento. L’Hansei solo può generare un apprendimento organizzativo e va da sé che allora rappresenti un ottimo strumento di sintesi dell’arte di fare tesoro degli errori, uno dei “segreti” del Miglioramento Continuo (Kaizen).
L’Hansei è infatti l’incubatore del CAMBIAMENTO e se si fermasse, si fermerebbe anche l’apprendimento! Se si pratica Hansei non si può pensare di essere arrivati o sentirsi superiori, perché c’è sempre uno spazio per ulteriori miglioramenti.
L’Hansei e il Kaizen nelle imprese che vogliono essere Lean devono costituire un modo di fare e un modo di vivere l’impresa stessa.
Kaizen, «cambiare in meglio» è un’attitudine naturale, presente in ciascuno di noi. Infatti ovunque la vita ci porti, iniziamo a lavorare incessantemente per cambiare in meglio la nostra condizione, quella di chi ci sta vicino e poi della società, l’ambiente. Toyota, con i suoi pionieri, il giapponese Taiichi Ohno e l’americano William Ewards Deming hanno trovato il modo di applicare questa attitudine in un ambiente di lavoro, una fabbrica, un’azienda. Masaaki Imai ne ha svelato al mondo il segreto con il libro «Kaizen» del 1985.
Più specificamente nel vocabolario della Lean Manufactoring è stato definito dalla letteratura sulla pianificazione Hoshin Kanri, attraverso discussioni di ciò che realmente accade nelle fasi Controllo / Studio e Azione del ciclo PDCA. Queste fasi sono tempi per l'esame dei risultati del processo o dei passi che sono stati seguiti per raggiungere (o non riuscire a raggiungere) tali risultati. In termini tecnici, ma più semplici, si definisce Hansei una sessione sistematica di riflessione su una determinata attività, che non va intesa solo come opportunità di apprendimento, ma anche come condivisione di esperienze tra diverse funzioni. E’ una pratica chiave nella metodologia Kaizen poiché si tratta di un momento di valutazione per la formulazione di nuovi obiettivi. Bisognerebbe sempre prevedere ciò che dovrebbe accadere (fare l’ipotesi), verificare che quello che è stato previsto si è effettivamente realizzato (verifica dell’ipotesi) e poi imparare dalle differenze tra l’ipotesi e il processo reale.
A un certo momento durante un percorso bisogna fermarsi e fare il punto: dove si è arrivati, dove si vuole andare…ovvero fare Hansei, Auto-Riflessione, con umiltà nel caso di successo, senza abbattersi nel caso di errore.
A conclusione acquisire maestria, diventare più forti e più bravi grazie alla capacità di far tesoro dei propri errori, dai propri dubbi, rappresenta la finalità profonda dell’Hansei e Fare Hansei rappresenta il modo più concreto per diventare una “Learning Organization”. Da un punto di vista più generale l’Hansei o il “Fare Hansei”, come Occasione di Apprendimento dall’Esperienza in maniera strutturata è uno strumento che ogni attività umana dovrebbe tenere. Essendo le imprese, un insieme fatto di persone e processi, prima che soli prodotti, dovrebbero, allora, farlo entrare nel loro DNA!
Una vera e propria INTROSPEZIONE da attuare sia a livello individuale, sia a livello di organizzazione aziendale, tenendo presente 5 aspetti:
*Riflettere sull'esperienza appena conclusa
*Riconoscere gli errori commessi
*Riconoscere le proprie responsabilità
*Ripromettersi con convinzione di non ripeterli
*Stabilire in che modo migliorare
A questo punto, di fronte a un sistema imprenditoriale al quale non dovrebbero essere più estranei i concetti di Kaizen o miglioramento continuo, dobbiamo fare Hansei e tornare alle radici per individuare una nuova comprensione del senso di portare kaizen in azienda… e ripartiamo dalle 5S! Ma le 5S sono un’altra storia ancora, che merita lo spazio adeguato, anzi un vero e proprio momento di approfondimento, per cui ve ne parleremo approfonditamente un'altra volta...CONTINUATE A SEGUIRCI anche su i ns canali social come FB -----> https://www.facebook.com/ManagementAcademySrl/ o Linkedin -----> https://www.linkedin.com/company/management-academy-srl/![]() |
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